"Giardino Palazzo Reale"
Storyboard

Evoluzione di un giardino pubblico Milano A.D. MMXVII

2017

Anno di allestimento

24

Numero tavole

11

Sopralluoghi

2022

Previsione smantellamento

Storyboard GiardinoPalazzoReale

Evoluzione di un giardino pubblico
Milano A.D. MMXVII

Ventiquattro tavole illustrate nella forma di uno storyboard, — per servire alla storia di Orticola di Lombardia —, narrano la nascita e l'evoluzione del Giardino di Palazzo Reale a Milano, un piccolo giardino ubicato nel secondo cortile del Museo Palazzo Reale.

Questa sezione illustra le varie fasi evolutive di un'impresa filantropica, che caratterizza l'impegno della storica associazione milanese, che mira alla valorizzazione del patrimonio verde cittadino. La forma narrativa dello storyboard presenta uno schema idoneo per un indirizzo didattico.
— Il giardino pensile allestito nel gennaio 2017, aperto sulla via Pecorari a due passi dal Duomo, è destinato a permanere fino al 2022.

Il giardino voluto dall'Associazione Orticola di Lombardia è un regalo alla città di Milano, sviluppato seguendo il disegno originale dell'architetto paesaggista Marco Bay, e con il sostegno del marchio Alcantara™.

 

  • Illustrazioni digitali & NarrazioneGiacomo Zanardelli
  • Numero tavole24
  • Periodo dei sopralluoghiDa dicembre 2016 a ottobre 2017
  • Copyright© Tutti i diriti riservati - All rights reserved
Breve cenno storico

"I. R. Palazzo di Corte"

I reperti archeologici e le testimonianze storiche compilate nel 1844 in "— Le Fabbriche più cospicue di Milano —" per cura di Ferdinando Cassina dall’editore Domenico Pedrinelli in Milano, fanno risalire le prime vicende del luogo al tredicesimo secolo.

— "Azzone Visconti signore di Milano mise mano per il primo ad erigere nel mezzo della città un edifizio, che dovesse servire alla residenza del principe. Di quell’epoca sono rimasti la bella torre di s. Gottardo e la parte esterna del coro dell’allora chiesa risalente al 1335. Durante la dominazione spagnola, dal 1546, Ferrante Gonzaga incarica Domenico Giunti di adeguare la residenza intorno alla corte principale e al giardino…"

Si narra in modo preciso del "secondo cortile", dove ora sorge il Giardino di Palazzo Reale, nei documenti risalenti alle vicende del '700.

— "Non era però quest’edifizio sì ampio, come al presente. Fino da quando si mise la mano all’opera, lo spazio attuale avanti al palazzo fu reso libero colla demolizione del corpo di guardia a porticati, che ne ingombrava la metà. Si regolò il primo suo cortile, ed il secondo era molto angusto.

 

Questo secondo cortile aveva comunicazione per mezzo di corridoj ad un meschino giardino, di cui si vedeva a’ giorni nostri la cinta nella contrada Larga, e quivi altre volte esisteva la grand’aula delle scuole Canobbiane che fu poi demolita in occasione del nuovo teatro detto della Canobbiana aperto nel 1779, la di cui area faceva parte dell’esteso edifizio di quelle scuole. Ed in allora fu praticato un arco dal palazzo al teatro, onde la Corte potesse godere di una comunicazione coperta."

Nei secoli successivi, il palazzo e i suoi cortili si trasformano, tra ambizioni, dominazioni, governanze, guerre e declino, fino al recupero del Palazzo come ci appare oggi.

— "Non vi fu più alcuna variazione fino all’epoca di Napoleone, il quale avendo concepita l’idea del regno d’Italia, volle che il palazzo fosse reso più ricco d’abitazione."

Archivio storico Pianta de “I. R. Palazzo di Corte”
da Ferdinando Cassina "Le Fabbriche più cospicue di Milano"
Editore Domenico Pedrinelli Milano — 1844
Ricerca & narrazione Giacomo Zanardelli

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A.D. MMXXIV